E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori: Phalaenopsis "Gioiello", orchidea dai bellissimi fiori rosa


Phalaenopsis "Gioiello", della famiglia delle Orchidaceae, origini Asia, Oceania. Al genere Phalaenopsis appartengono oltre 35 specie di orchidee sempreverdi, in natura epifite, ciò significa che vivono sugli alberi sfruttandoli come sostegno. A differenza di molte altre orchidee, alla base dei fusti non si formano gli pseudobulbi (ingrossamenti della parte basale del fusto). 

I fusti sono corti, con foglie  disposte su due file, ampie, succulente, di forma oblungo-lanceolata o nastriforme. Dai fusti  si sviluppano anche lunghe radici aeree .  

Le infiorescenze sono laterali, pendule o erette, singole o ramificate. Al momento della fioritura misura 40-50 cm. Quando ben acclimatata, le radici lunghe e piatte amano fuoriuscire dal vaso ed attaccarsi a qualsiasi oggetto per captare meglio l'umidità atmosferica.

I fiori hanno forma variabile, ma quella più tipica ricorda quello delle ali di alcune farfalle è per questo che queste orchidee sono chiamate Phalaenopsis, il nome associa due termini greci: phalaina = farfalla (falena) e opsis = somiglianza.


Le Phalaenopsis si coltivano in vaso, in interno. Anche se il loro habitat naturale le vede crescere nei rami cavi, nelle foreste calde e umide a basse quote (200-400 m). 

Il substrato deve essere molto ben drenante: utilizzare corteccia tagliata sottilmente, osmunda, sfango e substrati specifici per orchidee. Sistemare sul fondo del vaso uno strato drenante a cumulo su cui si dispongono le radici e quindi riempire il contenitore di terriccio. Una o due volte al mese somministrare un concime ternario liquido con l'acqua di irrigazione alla dose di 10 cc per decalitro; nel periodo vegetativo deve essere più alto il contenuto di azoto, subito prima della fioritura quello di potassio. 

La fioritura è eccellente, di durata insolita tra le orchidee: gli scapi fiorali si succedono per diversi mesi a partire da novembre-dicembre. Dopo la fioritura, verso giugno, costringere la pianta a un periodo di riposo, cessando quasi totalmente le innaffiature per 4-5 settimane. 

Per quanto riguarda l'esposizione la posizione migliore è in piena luce, vicino a una finestra, ma non con il sole diretto. 

La temperatura ideale per la Phalaenopsis "Gioiello", è di 23-25°C, ma si adatta anche a temperature dell'ordine di 18-20°C negli appartamenti. Predilige le cucine illuminate, calde nella giornata, più fresche di notte. Sotto i 17°C, i germogli fiorali non si sviluppano. Sotto i 14°C, il fogliame tende al porpora e la crescita si arresta. 

Annaffiare abbondantemente durante il periodo vegetativo, lasciando però quasi asciugare il  substrato prima della somministrazione successiva. E' anche molto importante mantenere un'alta umidità atmosferica: tenere appoggiato il vaso su ghiaia o argilla espansa umida e spruzzare la pianta la mattina, in modo che le foglie siano asciutte nelle ore notturne, per evitare marciumi. Potrebbe essere utile inclinare il vaso per evitare che l'acqua ristagni nel centro delle foglie. 

Rinvasare ogni due anni in primavera in un composto speciale per orchidee epifite. Dopo la rinvasatura mantenere le piante umide e in ombra, in modo da favorire la crescita delle radici.

Per moltiplicare questa pianta il metodo più utilizzato è la divisione dei cespi che è consigliabile effettuare in primavera contemporaneamente alla rinvasatura; anche in questo caso le piante vanno tenute in ombra e con una discreta umidità per favorire la formazione delle radici.

Attenzione a malattie e parassiti che possono colpire la pianta: in caso di marciumi radicali le piante vanno immediatamente rinvasate in un vaso pulito, cambiando completamente il substrato e mantenendo un'umidità inferiore. Le eventuali cocciniglie vanno eliminate con un panno o un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Trattare le piante con anticoccidici.


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