E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori: Spathoglossis plicata della famiglia delle Orchidaceae, origini Giava

Spathoglossis plicata
 

Spathoglossis plicata, della famiglia delle Orchidacee originaria di Giava e importata in Europa nel 1844. Il genere Spathoglossis prende questo nome in relazione alla forma del fiore delle specie che raggruppa e associa due parole greche che significano "spada" e "lingua" in riferimento al labello fiorale. 

Le Spathoglossis sono orchidee terrestri con pseudobulbi ovoidali riuniti in gruppi serrati. I fiori della specie qui illustrata sono di colore porpora, sostenuti da steli eretti che possono raggiungere i 60 cm di altezza; sbocciano in maggio-giugno. Le foglie sono molto ampie. 

Spathoglossis plicata

Coltivazione: alle Spathoglossis si addice una serra temperata molto luminosa e ben aerata. Il periodo di riposo invernale va da settembre a febbraio, con una temperatura notturna di 7-12°C e diurna di 13-16°C. 

Durante il riposo invernale, ridurre le annaffiature, ma impedire che i bulbi si raggrinziscano. Innaffiare due volte la settimana da marzo ad agosto, con acqua dolce, non calcarea, a temperatura ambiente. 

Mantenere un'umidità ambiente piuttosto elevata (70%) e fertilizzare ogni 15 giorni. 

Rinvasare ogni due anni, dopo la fioritura, in un miscuglio formato da 1/5 di radici di osmunda, 1/5 di sfagno, 1/5 di corteccia di pino, 1/5 di terriccio di foglie e 1/5 di terra franca. 

Spathoglossis (Wikipedia)


Per quanto riguarda la riproduzione, si preferisce la moltiplicazione per separazione degli pseudobulbi al momento del rinvaso, su piante adulte, che presentino almeno 6-8 pseudobulbi. 

Ogni nuova pianta deve avere almeno pseudobulbi di 2-3 anni. Invasare separatamente le nuove piante in vasi di terracotta ben drenati. Gli pseudobulbi vanno interrati solo per il terzo inferiore e la superficie del vaso deve essere coperta di sfagno. 

Innaffiare con moderazione nel corso dei primi due mesi perchè c'è il rischio che i bulbi marciscano. Prima di invasare in bulbi cauterizzare le ferite da taglio con polvere di carbone di legna. 

Malattie e parassiti: le Spathoglossis sono soggette al ragnetto rosso e alla cocciniglia, che va trattato con un acaricida specifico. 


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