E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Abete: l'albero di Natale

Abies alba (albero di Natale)

Con il nome di abete si indicano sia le specie appartenenti al genere Abies sia quelle del genere Picea. La differenza principale fra i due generi consiste nel fatto che, mentre le specie Abies hanno i coni (pigne) eretti, che una volta maturi si sfaldano lasciando sulla pianta solo l'asse ( rachide) centrale, quelle di Picea hanno i coni  pendenti che a maturità cadono interi.


Coltivazione.
Gli abeti vengono coltivati in parchi e giardini; le specie e le varietà a portamento cespuglioso e arbustivo sono utilizzate nel giardino roccioso. Nelle zone a clima freddo si mettono a dimora in autunno, mentre nelle altre regioni lo si fa in primavera. Il terreno deve essere leggermente umido, ma nel contempo ben drenato, leggermente acido. Alcune specie, come Picea omorika, si adattano a terreni calcarei. La potatura di solito non è necessaria se non per eliminare le biforcazioni all'apice degli esemplari giovani; assolutamente da evitare è la cimatura negli esemplari adulti.

Esposizione.
Gli abeti si adattano tanto a esposizioni in pieno sole quanto all'ombra parziale. Si tratta di piante resistenti sia alle alte sia alle basse temperature anche se alcune specie, come A. koreana, sono sensibili alle gelate tardive. Non sono necessarie annaffiature, se non nei periodi di siccità prolungata.

Propagazione.
Il metodo più utilizzato è la semina in febbraio (in luogo riparato) o in marzo  (anche all'aperto) in una composta da semi; dopo la germinazione le piantine si invasano singolarmente in vasi via via più grandi e si mettono a dimora dopo 3-4 anni.

Malattie e parassiti.
Il cherme dell'abete è un afide che attacca principalmente l'abete bianco, ma che può causare danni anche agli abeti rossi; si osservano ingiallimenti diffusi delle foglie, provocati dalla suzione della linfa, insieme a fiocchi cerosi bianchi: si combatte con prodotti aficidi.
Il ragnetto rosso è particolarmente dannoso su alcune specie o varietà.
Alcuni funghi provocano il seccume, con parti più o meno estese delle piante che imbruniscono e muoiono: eliminare per tempo le parti malate dalle piante.
La ruggine causa la comparsa di pustole bianche o giallo-dorato sulle foglie, che poi possono cadere: si combatte con prodotti fungicidi a base di rame o di ditiocarbammati.

Guida all'acquisto - Gli abeti si trovano facilmente presso garden centre e vivaisti: scegliere esemplari con pane di terra o in contenitore, di dimensioni piuttosto piccole, ben formati e sani.

 
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