E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Gymnocalycium mihanovichii

 

(Di Enjoy22 - Opera propria, Pubblico dominio,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=75917415)
 

 

Gymnocalycium della famiglia delle Cactacee originaria del Paraguay (le cultivar sono state ottenute in Giappone. Per i profani può sembrare che si tratti di una sola cactacea e che la parte superiore sia il fiore. In realtà non è così, si tratta di un innesto col portainnesto sormontato da una marza: il gymnocalycium.

Quest'ultimo ha perso la capacità di compiere la sintesi clorofilliana ( da ciò dipende il colore giallo, che può essere anche arancio, rosso o porpora). Il gymnocalycium  deve perciò essere nutrito  da un'altra pianta. In questo caso, il portainnesto è Hylocereus guatemalensis. I giapponesi, maestri in materia di innesti, sono riuscit a ottenere questa cactacea sorprendente con complicati incroci.

Esposizione: mezz'ombra.

Temperatura: le basse temperature fanno correre grossi rischi alla pianta che necessita di temperature superiore a 8°C. 

Innaffiature: medie in primavera e in estate, scarse in inverno. 

Terreno: di preferenza acido, mescolare 2/3 di terriccio di foglie e 1/3 di sabbia di fiume.

Malattie: le limacce e le lumache provocano danni irreparabili sia al gymnocalycium sia al suo supporto. Le si distrugge mettendo nel vaso qualche granulo di metaldeide. 

Riproduzione: è possibile staccando in primavera i getti con un attrezzo molto tagliente. Lasciar asciugare il taglio per 3-4 giorni prima di piantare in vasetti di 7 cm di diametro, in un composto in parti uguali di torba, perlite e sabbia grossolana. Collocare in un luogo caldo e ombreggiato, umettare moderatamente. Quando le piantine hanno radicato, metterle in un vaso di diametro maggiore, drenando il fondo. 

Il gymnocalycium benchè sia molto coltivato e venduto per il suo aspetto insolito, è una specie che vive solo un paio di anni: il portainnesto verde continua a vivere, ma la marza avvizzisce e bisognerebbe innestare un nuovo gymnocalycium.


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