Con il nome di piante grasse, o succulente, si indicano comunemente piante appartenenti a generi e famiglie diverse, accomunate dalla capacità di adattarsi a condizioni di siccità elevata.
Queste piante presentano adattamenti caratteristici che consentono di immagazzinare l'acqua nei fusti, e in certi casi anche nelle foglie, ingrossati e particolarmente ricchi di cellule specializzate nell'accumulare acqua (parenchini acquiferi), oltre a modifiche finalizzate a ridurre al minimo la dispersione dei liquidi per traspirazione: rivestimenti cerosi o peli che ricoprono fusti o foglie (che sono la parte più traspirante della pianta) ridotte con l'aspetto di spine o riunite in densi cuscinetti alla base della pianta come nelle specie di Sempervivum, oppure fusti che presentano una forma tale da ridurre al minimo la superficie traspirante rispetto a quella interna (è il caso,per esempio, dei fusti sferici delle specie di Mammillaria).
Queste modifiche hanno dato luogo a un'ampia varietà di forme che è causa di una notevole confusione nella classificazione delle piante grasse. Questo gruppo comprende infatti circa 12000 specie, riunite in una cinquantina di famiglie, molto diverse tra loro e con forme differenti anche tra piante appartenenti alla stessa specie.
Un tipico errore è quello di considerare sinonimi i termini succulenta e cactacea; in realtà tutte le Cactacee sono succulente, ma non tutte le succulente sono dei cactus. La distinzione e la classificazione delle piante riveste però un'importanza fondamentale per la loro coltivazione: le Cactacee e le Agavacee sono infatti di origine americana e presentano un ciclo vegetativo analogo a quello delle piante spontanee delle nostre regioni; la maggior parte delle altre piante grasse sono invece di origine africana e presentano un ciclo vitale opposto a quello delle piante dei nostri climi, con fioritura e sviluppo nel periodo invernale.
Le piante africane, infatti, crescono in ambienti caratterizzati da un lungo periodo di siccità che coincide con il periodo più freddo dell'anno, vale a dire che si sono adattate a condizioni opposte a quelle dei nostri climi dove il periodo di siccità coincide con la stagione più calda. Questo fa sì che la maggior parte delle piante grasse presentino esigenze di coltivazione specifiche, differenti da quelle delle normali piante da appartamento e da serra.
Le Agavacee sono erbacee perenni a fusto breve o completamente prive di fusto, caratterizzate da foglie carnose, rigide, con margini spesso dentati e acuminate all'apice, raccolte in una rosetta chiusa.
Condizoni ambientali: Le condizioni ambientali ideali per le Cactacee e le Agavacee si ottengono spostando le piante secondo la stagione. In estate l'ideale è portarle all'aperto ed eventualmente interrare i vasi in posizione soleggiata. Se disposto piacevolmente insieme con rocce e sassi avranno anche un piacevole effetto decorativo. D'inverno, invece, andrebbero riportate in casa e tenute in pieno sole, possibilmente dietro i vetri della finestra ma, lontano dalle correnti d'aria.
LE PRINCIPALI CACTACEE E AGAVACEE
- Agave
- Cactus azzurro
- Cereus di montagna
- Corryocactus
- Cleistocactus
- Cotyledon
- Crassula a foglie piccole
- Echinocereo
- Echinocereus lauii
- Epiphyllum
- Echinopsis a fiori tubulari
- Faucaria lupina (fauce di lupo)
- Gymnocalycium
- Helianthocereus huascha
- Mamillaria
- Mammillaria prolifera
- Mammillaria a spine accoppiate
- Notocactus
- Opunzia bergeriana
- Opunzia ondulata
- Opunzia peli bianchi
- Rebutia minuscula grandiflora
- Rebutia spinosa
- Zygocactus (cactus di Natale)
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