E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori: Ancusa azurea, pianta officinale della famiglia delle Borraginaceae

Ancusa azurea, della famiglia delle Borraginaceae, origini Europa, è nota anche con il nome di lingua di bue. Genere di 50 specie di piante erbacee, biennali e perenni, rustiche, comprendente piante adatte per giardini rocciosi. 

Un medico tedesco del  XVI secolo, Tragus, autore di un erbario, dice nella sua opera riguardo questa pianta: "...con acquavite  e zucchero, i suoi piccoli fiori rafforzano il cuore e rendono felici gli uomini malinconici".

L'Ancusa è una pianta comune a tutti i paesi del Mediterraneo, ma si trova anche nell'Europa continentale, abbonda nei terreni incolti, sulle scarpate, al bordo di campi, negli uliveti, nei vigneti ecc..

Quando sono piantate in gruppi, formano vivaci macchie di colore. Alcune possono essere coltivate in vasi o terrine, nella serra alpina. 

L'Ancusa azurea ha rami ricadenti e può raggiungere 1,20-1,50 metri. I fiori sono di vari colori: azzurro vivo, blu violaceo, più raramente bianco azzurrognolo. Sbocciano da maggio a settembre. 

Tecnica colturale: alcune Ancusa come quella angustissima e quella azurea (illustrata in questa scheda) si piantano all'aperto fra ottobre e marzo; crescono in ogni terreno fertile da giardino, in pieno sole; ai terreni pesanti si deve aggiungere sabbia e cenere, per aumentare il drenaggio. 

Si può avere una produzione continua di fiori, se la metà superiore dei fusti viene tagliata dopo la fioritura; in tutti i casi, in ottobre si tagliano i fusti vecchi. 

Altre specie come l'A. caespitosa non è facile da coltivare all'aperto. Si predilige la coltivazione in vaso e si pianta in settembre o aprile e si rinvasa in marzo, ogni 2 anni. 

La riproduzione avviene per talea. 

Per quanto riguarda i parassiti che possono colpire la pianta ricordiamo  la virosi del mosaico del cetriolo, che provoca macchie gialle sulle foglie.

Ancusa officinale: della pianta per uso officinale si utilizzano tutte le parti; i fiori, le foglie, le radici ed i semi. 

I fiori si fanno seccare all'ombra con le foglie; la mucillagine dei fiori è espettorante. L'infuso preparato con le infiorescenze è usato come sudorifero. 

Anche la radice ed i semi sono espettoranti e depurativi. Nella medicina popolare si usano soprattutto come diuretici e antidiarroici. In passato l'ancusa veniva consigliata come rimedio e antitodo contro la rabbia. 

Per preparare un infuso, facciamo bollire 20 g di foglie in 1 litro di acqua per 30 minuti, quindi filtriamo e beviamone 3 o 4 tazze al giorno. 

Per preparare un vino medicinale facciamo macerare, in 1 litro di vino bianco, per 10 giorni 50 g di infiorescenze ben secche e sminuzzate. Quindi filtriamo e beviamo 2 o 3 bicchieri al giorno.  


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