Euphorbia canariensis (fonte wikipedia) |
Euphorbia canariensis della famiglia delle Euphorbiaceae, origni isole delle Canarie. Il genere Euphorbia, è uno tra i più multiformi del mondo vegetale; si va dalla stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) alle piccole Euphorbia milii ed Euphorbia keisii, dalle forme che ricordano molto le cactacee, da cui queste piante di distinguono soprattutto per i fiori riuniti in infiorescenze e per la presenza all'interno della pianta di un latice bianco, tossico per l'uomo sia per contatto che per ingestione.
In queste ultime specie il fusto è di solito eretto, corto con numerose ramificazioni che presentano costolature in rilievo, in numero variabile a seconda della specie, con bordo continuo o dentato, su cui si innestano spine corte e robuste e, talvolta anche delle foglie poco persistenti. In alcune specie i rami si restringono a formare una serie di segmenti (articoli) alle volte con screziature giallastre.
Euphorbia canariensis (fonte wikipedia) |
Ed è proprio a questa specie che appartient l'Euphorbia canariensis, nella sua terra d'origine, questa pianta spettacolare forma colonie enormi, che ricordano in un certo modo i cactus a candelabro, ma con un numero smisurato di braccia, per cui uno dei nome comuni di questa pianta è appunto "euphorbia a candelabro".
L'Euphorbia canariensis può raggiungere l'altezza di 4 metri (fino a 10 nelle isole Canarie) e sviluppare un insieme di oltre 400 rami, tutti derivati da uno solo. I rami sono eretti e, in generale, a sezione quadrangolare, ma possono anche essere variamente angolosi; presentano tubercoli recanti corte spine nere, disposti a intervalli regolari.
Attenzione: la linfa delle euphorbie è un lattice bianco e denso, velenoso, per cui bisogna evitare che entri in contatto con le mucose. Se la pianta è ferita, ne secerne in abbondanza e, se fa caldo, questo essicca rapidamente.
La riproduzione si effettua alla fine della primavera, si possono tagliare porzioni di fusto o di rami, facendo attenzione a non toccare il lattice: si lasciano asciugare i tagli per qualche giorno, poi le talee vanno poste in un substrato sabbioso.
Durante il periodo della radicazione va evitato il sole diretto e si deve mantenere il substrato sufficientemente umido. Bisogna, anche , fare attenzione che le talee non vengano attaccate dai funghi.
Si può rimediare a questo inconveniente trattando preventivamente la talea con un fungicida. Si taglia la talea con un coltello ben affilato e la si pone in acqua per fermare la fuoriuscita di lattice, quindi la si lascia asciugare qualche giorno all'ombra, finchè la ferita sia ben cicatrizzata.
Euphorbia canariensis (fonte wikipedia) |
Per trapiantare l'Euphorbia canariensis, abbiamo bisogno di un miscuglio di sabbia e torba al 50% e di una temperatura elevata. Si può lasciare la talea al sole, ma è meglio in mezz'ombra. In seguito la si potrà ripiantare in un terriccio composto da sfagno, sabbia di fiume (mai sabbia grassa) e terra leggera da giardino.
La temperatura va tenuta sopra gli 8°C. Durante l'estate innaffiare ogni 4 giorni non troppo abbondantemente. Dall'autunno bisognerà ridurre questa questa frequenza per arrivare a un'innaffiatura di pura sopravvivenza.
La fioritura dell'Euphorbia delle Canarie avviene in estate. La pianta produce piccole infiorescenze di colore rosso scuro.
Euphorbia canariensis ( fonte wikipedia) |
L'Euphorbia canariensis si utilizza nei giardini, ovunque il clima sia dolce, e come pianta d'appartamento in locali molto luminosi. Coltivata sotto riparo vive benissimo su terrazze in pieno sole da giugno a ottobre.
L'attenzione maggiore per questa pianta va posta nelle pulizia, l'Euphorbia, infatti, non deve essere toccata e, per rimuovere la polvere, bisogna usare un pennellino, facendo attenzione alle spine.
Malattie e parassiti: questa pianta in genere non presenta grossi problemi se si ha l'accortezza di non annaffiare troppo abbondantemente per non provocare marciumi. Occasionalmente sono attaccate dalle cocciniglie, eliminabili con appositi antiparassitari o con l'asportazione manuale.
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