Nella più remota antichità, quando non esistevano medici e farmacie, malati e feriti ricorrevano per aiuto agli stregoni e ai monaci erboristi che traevano dalle piante, dalle radici e dalle bacche, varie sostanze curative.
Con l'andare del tempo le primitive manipolazioni delle sostanze vegetali hanno subito una graduale e sistematica evoluzione sino ad assumere una dimensione scientifica.
E' evidente che con l'affermarsi della chimica, dal 1800 in poi, l'uso di medicamenti a base di erbe è passato in secondo piano, tuttavia non è stato abbandonato; anzi di recente, si è notata una netta rivalutazione delle specie "officinali", ossia delle piante medicinali, per la cura dei malanni minori o per la cosmesi.
Questo ritorno ha determinato il moltiplicarsi di negozi di erboriste, per cui è facilissimo procurarsi il materiale necessario a preparare tisane o decotti; tuttavia, a chi volesse provvedere personalmente alla raccolta delle piante "officinali" si raccomandano alcune cose.
- Evitare di compiere l'operazione dopo lunghi periodi di pioggia
- non staccare foglie o fiori da piante molto giovani o isolate, per non danneggiare il patrimonio culturale
- eseguire la raccolta nelle ore più calde della giornata
- non raccogliere piante di cui non si conosca con certezza la specie per non incappare in esemplari venelosi.
Una volta raccolti, foglie e fiori debbono essere posti ad essiccare all'ombra, su un foglio di carta o su una stuoia, e quindi il materiale verrà riposto in barattoli di vetro, oppure in scatole di latta a chiusura ermetica. Con foglie e fiori, secchi o freschi, si possono preparare:
- Infusi: mettere le erbe in acqua bollente, coprire il recipiente e lasciare riposare per 15-20 minuti, quindi filtrare
- Decotti: porre foglie e fiori in acqua fredda per qualche ora, poi far bollire per una decina di minuti, filtrare o spremere
- Tisane: si preparano sotto forma di decotto o infuso, e anche mettendo a bagno le erbe in acqua fredda per qualche ora
- Spremiture: mettere il materiale vegetale (bacche, radici o foglie) nel frullatore e quindi spremere la poltiglia attraverso un sacchetto di tela.
- Conserva: si ottiene facendo cuocere la polpa dei frutti con il doppio del suo peso in zucchero o miele
- Sciroppo: nella dose voluta di infuso o decotto ottenuto con una particolare pianta, sciogliere pari peso di zucchero e filtrare
Piante officinalis
- Acanto
- Acetosella
- Achillea moscata
- Aconito
- Adonide primaverile
- Aglio
- Agrifoglio
- Agrimonia
- Alchemilla
- Alliaria
- Alloro
- Aloe
- Altea o Malvaccione
- Amamelide
- Anagallide
- Ancusa azurea
- Androcymbium
- Anemone a foglie palmate
- Anemone Pulsatilla
- Angelica archangelica
- Anice verde
- Anserina
- Arancio amaro
- Arancio dolce
- Arisarum
- Arnica
- Artemisia
- Asparago
- Assenzio
- Astranzia maggiore
- Avena
- Borragine
- Camomilla
- Camomilla Romana
- Cicuta Maggiore
- Colchico
- Dente di Leone
- Eufrasia
- Fiordaliso
- Genziana maggiore
- Giusquiamo
- Luppolo
- Lycium
- Mandragora
- Meliloto
- Millefoglio
- Orzo
- Potentilla Anserina
- Ricino
- Rosa canina
- Rovo
- Sassifraga Paniculata
- Valeriana
- Verbasco
- Verbena medicinale
- Veronica Officinale
- Vite
- Zafferano
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