E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Chionodoxa


Bulbose perenni, fioriscono all'inizio della primavera e sono adatte per il giardino roccioso e per tappeti erbosi. Le foglie sono verdi, nastriformi, ottuse all'estremità. I fiori, stellati, con 6 tepali, sono riuniti in racemi radi.

Si piantano in autunno, in tutti i terreni da giardino ben drenati, in pieno sole. I bulbi si interrano alla profondità di 5-7 cm in grandi gruppi. La moltiplicazione avviene per semina, le piante coltivate in buone condizioni producono semi in grande abbondanza. Nella tarda primavera, si raccolgono le capsule rotonde quando i semi sono maturi (assumono colore nero), ma prima che le capsule si aprano spontaneamente. Si semina immediatamente, in cassone o anche all'aperto.

Attenzione ai parassiti animali infatti le foglie e i fiori possono essere danneggiati dalle lumache.

Emerocallide (Hemerocallis)


Erbacee perenni a radici rizomatose, l'altezza varia dai 50 cm a 1 m, i fiori simili a gigli, con corolle spesso profumate in vari toni di giallo o porpora, alcune varietà sono a fiori bianchi o argentei. Vengono utilizzati a ciuffi isolati, bordure e coltura in cassette. Preferiscono una esposizine di mezz'ombra.

La fioritura avviene dalla tarda primavera all'autunno a seconda della specie mentre la piantagione va effettuata in autunno o primavera. La moltiplicazione si effetta per divisione dei rizomi in autunno o primavera.

Le annaffiature devono essere moderate e vanno somministrate ogni due settimane. Mentre la concimazione va effettuata 15 giorni prima dell'impianto con letame o concime organico in polvere, e durante il ciclo vegetativo con fertilizzante minerale ricco di nitrato, ogni 15 giorni.

Per la potatura eliminare le corolle sfiorite per favorire la successiva fioritura. Attenzione alle malattie: la ruggine, si combatte con irrorazioni con Poltiglia bordolese.

Croco (Crocus)

Croco viola
Croco giallo











Bulbose perenni dai fiori a calice con petali in colori brillanti oppure bianchi, spesso profumati. Viene utilizzato per bordure, macchie, roccaglie e per coltura in vaso oltre che come decorazione spontanea  del prato e del sottobosco.

Esposizione in sole o a mezza ombra, la fioritura avviene in tutte le stagioni a seconda della specie. Possiamo piantare i bulbi in ottobre o entro la prima quindicina di novembre, mentre possiamo moltiplicarli per suddivisione dei bulbetti, in estate.

Annaffiamo moderatamente e concimiamo la pianta con fertilizzante organico all'atto dell'interramento del bulbo. Attenzione ai parassiti animali: la Larva bianca che mangia le radici in prossimità del tubero possiamo combatterla effettuando disinfezioni con sostanze arsenicali.

 

 

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Roald Dahl


Scrittore per ragazzi, Roald Dahl, ha catturato anche l'attenzione degli adulti e i suoi romanzi sono diventati dei best seller, è stato uno scrittore specializzato nei romanzi per l’infanzia, anche se alcuni lavori dal contenuto un pò macabro sono dedicati ad un pubblico adulto.Un autore molto famoso perchè i libri per ragazzi sono di piacevole lettura e accattivanti nel contenuto anche per le persone di una “certa età”.
Il libro che voglio presentare racconta di streghe. Un racconto inquietante che vede una nonna alle prese con il suo nipotino al quale cerca di spiegare come riconoscerle in mezzo a tante donne.
“Attenti alle streghe perchè le vere streghe sembrano donne qualunque, vivono in case qualunque, indossano abiti qualunque e fanno mestieri qualunque”.

Così inizia la canzone della Strega Suprema…
«A morrte, a morrte gli orrrendi marrmocchi,
facciamoli frritti, cafiamogli gli occhi!
Dofete annientarrli, schiacciarrli, trritarrli,
di dolci strregati dofete ingozzarrli,
che torrnino a casa con l’arria contenta,
la pancia pen piena di chicche alla menta”.

Leggi il libro “Le Streghe”

La fabbrica di cioccolato è uno dei libri più famosi di Roald Dahl... Ma scopriamo qualcosa di più.
Il proprietario di una famosa fabbrica produttrice di dolciumi e sopratutto di cioccolato decide di indire un concorso, inserisce cinque biglietti d’oro
dentro altrettante tavolette di cioccolato e a chi le troverà darà l’opportunnità di trascorrere una giornata nella sua fabbrica.
Alla fine della visita ci sarà un premio, ma Willy Wonka, questo il nome del proprietario, si guarda bene dal dire cos’è.
Dopo una ricerca accanita in tutto il mondo, i biglietti vengono trovati e i cinque bambini accompagnati dai genitori fanno il loro ingresso nella fabbrica tanto sognata… cosa accadrà?

Per scoprirlo non hai che da leggere il libro… “La Fabbrica Di Cioccolato”


....E dare un'occhiata al video tratto dal film “La fabbrica di cioccolato”, film ispirato al libro del nostro autore Roald Dahl.

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Nota della guida
I file pdf inseriti per la lettura dei libri non vogliono violare alcun diritto di proprietà, sono stati liberamente scaricati da internet. I diritti di proprietà ed i copyright anche se non espressamente specificati,vengono riconosciuti ai legittimi proprietari. Se qualche copyright è stato violato, informate tramite e-mail e i contenuti verranno rimossi.

La letteratura fantastica


Cos'è il fantastico? E' il prodotto della nostra fantasia, è ciò che si allontana dalla realtà, è un proiettarci verso qualcosa di misterioso e inspiegabile...

 Scopriamo insieme alcuni autori :

Marion Zimmer Bradley


La maggior parte della sua produzione letteraria riguarda due cicli narrativi il cliclo di Avalon e il ciclo di Darkover. Tra le sue opere “La casa tra i mondi”.

In questo libro il mondo degli elfi, dei mostri e delle principesse la fa da padrone.

Il protagonista del romanzo, Cameron Fenton, in seguito ad un esperimento praticato presso l’università che frequenta, si ritrova a vivere in un luogo sconosciuto e fantastico. Si ritrova a dover combattere per salvare la bella principessa degli elfi, Kerridis, dai mostri che la rapiscono e la conducono nelle oscure caverne dove vive Pentran.

Egli è il capo dei bruti e il suo unico desiderio è dominare il mondo e possedere la bella principessa. Ma il giovane Fenton viene ad intromettersi in questa storia… Come andrà a finire?

Per scoprirlo vi lascio alla lettura del libro…“La casa tra i mondi”.



"Dark Satanic, la maledizione". Scritto nel 1972 e pubblicato nel 2003.

Un libro, “Dark satanic, la maledizione” in cui vengono inseriti elementi facenti parte dell’occulto e del paranormale.
“RITIRA IL NUOVO LIBRO
E SALVATI LA VITA, OPPURE
JONATHAN LAWRENCE CANNON
PREPARATI A MORIRE”.
Con questa frase l’autore del libro, Jonathan Cannon, viene minacciato di morte. E di lì a qualche ora la predizione si avvererà. Anche Jamie Melford, l’editore è in pericolo, il suo amico lo avvisa:”
«Ascoltami: sto morendo e ne sono cosciente. Mi hanno beccato… e beccheranno anche te. Ho cercato di lottare contro una cosa più grossa di me, qualcosa che nessuno può combattere da solo. Dagli la caccia, Jamie, ma non pubblicare finché non sono spariti tutti.»
Bene il resto sta a voi scoprirlo…se scrivo tutta la trama che gusto c’è a leggerlo?… Per la lettura? Segui il link :“Dark Satanic

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Le piante acquatiche

Le piante acquatiche, per le loro caratteristiche, si differenziano nettamente dalle specie  che normalmente servono a decorare giardino e balcone. Esse, infatti, affodano le radici nella terra, ma il loro stelo deve essere immerso-parzialmente o totalmente- nell'acqua. L'altezza dello strato di acqua varia da specie a specie.

In genere, le piante acquatiche vengono utilizzate per decorare vasche o stagni in giardino, ma è facile coltivare ninfee o fior di loto anche in grosse ciotole sul balcone. L'importante è che queste piante possano godere di molto sole e che l'acqua in cui sono immerse sia di tipo stagnante, ossia non venga continuamente rinnovata, cosa che ne provocherebbe il rapido raffreddamento con gravi conseguenze per le piante stesse.

Norme generali

In giardino: le piante acquatiche si utilizzano negli stagni, piantandole direttamente nel terreno o ponendole in vasi da appoggiare sul fondo delle vasche. Questi vasi avranno circa 30 cm di diametro e 35 cm di altezza.

Sul balcone: la coltivazione si esegue in ciotole di terracotta, cemento e anche plastica che abbiano un diametro di almeno 70 cm e una profondità di 40 cm, con il fondo coperto da 20-25 cm di terriccio adatto.

Esposizione: deve essere il più possibile assolata per favorire la produzione di fiori, L'ombra, al contrario, provoca una intensa vegetazione fogliare.

Terreno: deve essere soffice e ben concimato, misto a 2/5 di torba e 1/5 di sabbia. Una decina di giorni prima della piantagione mescolare a questo terriccio del concime organico in polvere nella misura di un cucchiaio ogni 20 manciate di terra.

Piantagione: si esegue in aprile-maggio a seconda delle regioni, appoggiando i rizomi delle specie acquatiche sul terreno, senza affondarli troppo, coprendoli con un leggero strato di terriccio e quindi con due o tre centimetri di sabbia di fiume. Inumidire bene il terreno e dopo una settimana dalla piantagione cominciare ad aggiungere l'acqua nelle vasche, un poco per giorno, per dar modo al sole di riscaldare bene il liquido. Dato che non tutte le specie gradiscono vivere sotto un eguale strato di acqua è possibile dare ad ogni pianta la giusta collocazione realizzando una base in mattoni da porre sul fondo delle vasche o stagni oppure creando delle speciali "tasche" lungo le pareti delle vasche in modo da poter rialzare le piante rispetto al livello dell'acqua e così raggiungere l'altezza ideale dello stato idrico.

Il livello dell'acqua: deve essere mantenuto costante durante tutta l'estate aggiungendo il liquido che venisse a mancare in seguito all'evaporazione.

Parassiti: contro l'eventuale attacco di afidi o pidocchi, è sempre consigliabile immettere nelle vasche o negli stagni alcuni pesci rossi che avranno il compito di tenere pulita l'acqua dagli insetti che cadono dalle foglie.

I fiori: non appena appassiti debbono essere raccolti, e così le foglie ingiallite, per evitare fenomeni di marcescenza. Si raccomanda di non strappare gli steli ma di tagliarli, recidendoli a un palmo circa sotto il livello dell'acqua.

Il riposo invernale :in autunno le specie acquatiche debbono essere preparate per il lungo sonno invernale, indispensabile per consentire ai rizomi di  rinnovare le scorte nutritive e assicurare così alle piante una rapida ripresa nella successiva primavera. Per predisporre le specie acquatiche al riposo è necessario togliere l'acqua da stagni e vasche coprendo il fondo con torba concimata che si acquista già pronta nei negozi di articoli per la floricoltura.

Nelle regioni fredde è consigliabile stendere sopra lo strato di torba un foglio di plastica trasparente. I rizomi  delle specie acquatiche attenderanno così la fine della cattiva stagione e per rimetterle in vegetazione basterà togliere l'eventuale copertura in plastica e sovrapporre allo strato protettivo di torba un pò di sabbia  (per un altezza di 2-3 cm) materiale che ha il compito di non far intorbidire l'acqua al momento in cui esse viene immessa nelle vasche.

I vasi collocati sul fondo delle vasche dovranno essere tolti dall'acqua e ricoverati in abienti non freddi ma non riscaldati. In aprile verranno portati all'aperto, completati con uno strato di sabbia fresca e quindi rimessi sul fondo delle vasche preventivamnete svuotate e ripulite. Si procederà poi all'immissione dell'acqua secondo le modalità già indicate.

Alcune specie acquatiche

Fior di loto
Ninfee rustiche

Il fior di loto dai colori rosa, rosso, giallo, bianco, fiorisce in luglio-settembre, preferisce uno strato di acqua di 30 cm e una posizione in pieno sole. Viene utilizzato per vasche e stagni.

Le ninfee rustiche dai colori bianco, giallo, rosa, rosso, fioriscono da giugno-agosto, preferiscono uno strato di acqua di 35 cm e una posizione di mezz'ombra. Vengono utilizzate per vasche e stagni.
Pontederia
Salcerella

La Pontederia di colore azzurro fiorisce in agosto-settembre, preferisce uno strato di acqua di 5-10- cm  e una posizione in pieno sole. Utilizzata per vasche e stagni.

La Salcerella è una pianta di colore porpora che fiorisce in settembre, preferisce uno strato di acqua di 15-20 cm e una posizione di mezz'ombra. Viene utilizzata per vasche e stagni.

Iris Kaempferi

Iris Pseudacorus


Iris Kaempferi, di colore blu, bianco, rosa, rosso, fiorisce in luglio-agosto, preferisce uno strato d'acqua di 10-15cm e una posizione di mezz'ombra. Viene utilizzata per vasche e stagni.

Iris Pseudacorus, di colore giallo, fiorisce in maggio-giugno, preferisce uno strato di acqua di 10-15cm e una posizione di mezz'ombra. Viene utilizzata per vasche e stagni.

Iris laevigata
Sagittaria

Iris Laevigata, di colore blu scuro fiorisce in giugno-luglio, preferisce uno strato di acqua di 10-15cm e una posizione di mezz'ombra. Viene utilizzata per vasche e stagni.

Sagittaria, di colore bianco fiorisce in luglio-settembre, preferisce uno strato di acqua di 30 cm e una posizione di mezz'ombra o piena ombra. Viene utilizzata per vasche e stagni.

Trifoglio d'acqua
Calta palustre
Il trifoglio d'acqua di colore rosa fiorisce in maggio, preferisce  uno strato d'acqua di 15cm e una posizione di mezz'ombra o pieno sole. Viene utilizzato per ciotole, balconi, terrazzi.

La calta palustre di colore giallo, fiorisce in primavera avanzata, preferisce uno strato di acqua di 15 cm e una posizione di mezz'ombra o pieno sole. Viene utilizzata per ciotole, balconi, terrazzi.

Calla
Tifa

Calla, di colore bianco o giallo, fiorisce in primavera, preferisce uno strato di acqua di 10-15 cm e una posizione di mezz'ombra. Viene utilizzata per vasche o stagni.

Tifa, preferisce uno strato di acqua di 30 cm una posizione di piena ombra ed è utilizzata per vasche o stagni.

Giacinto d'acqua
Aponogeto
Giacinto d'acqua, di colore azzurro o bianco, fiorisce in maggio-settembre, preferisce uno strato d'acqua di 10 cm e una posizione di mezz'ombra o pieno sole. Viene utilizzata per ciotole, balconi, terrazze.

Aponogeto, di colore bianco, fiorisce in aprile-ottobre, preferisce uno strato di acqua di 15-20 cm e una posizione in pieno sole. Viene utilizzato per vasche o stagni.

Acidanthera

Nome scientifico: Acidanthera della Famiglia delle Iridaceae - Origine: Etiopia.

Il genere Acidanthera comprende 20 specie di piante bulbose perenni non molto resistenti di cui una sola è diffusa a scopo ornamentale:

Acidanthera bicolor. Più robusta della specie tipica e più coltivata è però una sua varietà.

Achimenes (Achimènide)


Nome scientifico Achimenes, della famiglia delle Gesneriaceae, origine America centrale. Il genere Achimenes comprende una cinquantina di specie di piante cespugliose, perenni. Sono rizomatose, a foglie caduche, e sono utilizzate soprattutto come piante fiorite da appartamento. Hanno rizomi squamosi, bianchi o rosati, lunghi appena 2,5 cm, da ognuno dei quali si sviluppa di solito un germoglio. Si tratta in genere di piante piccole, a portamento cespuglioso, con foglioline pelose, lucide, ovate, lanceolate o dentate a seconda della specie. 

I fiori, da tubulosi a imbutiformi, si formano durante l'estate, solitari o riuniti in piccoli gruppi; durano solo pochi giorni, ma sbocciano in continuazione da fine giugno a settembre, talvolta anche a ottobre. Il loro colore varia dal bianco al rosa, al rosso, all'azzurro, più raramente al giallo.

Si piantano in primavera, ponendo diversi rizomi in ogni vaso e si moltiplicano per divisione dei rizomi in primavera. Vanno annaffiate normalmente, dopo la fioritura, per costringere i rizomi al riposo, si diminuiscono le dosi di acqua per poi sospenderle del tutto sino a fine inverno.

Terreno: deve essere costituito da due parti di terriccio di foglie vecchio, da una parte di torba e da una parte di sabbia. Per ottenere una bella pianta fiorita, si piantino 6-8 piccole squame di rizoma in un vaso di 12 cm di diametro. 

Esposizione: luminosa ma non sole diretto. L'ideale è la mezz'ombra. 

Temperatura: elevata al momento dell'inizio della vegetazione (18-20). Durante la fioritura può essere più bassa (14-18°C). Durante il riposo, il rizoma necessita di 10-12°C.

Innaffiature: in primavera aumentare le innaffiature in rapporto alla crescita, fino ad arrivare al massimo in estate, In autunno, diminuirle progressivamente, poi lasciar seccare la parte aerea della pianta. In seguito, mettere al coperto durante l'inverno, in un angolo tiepido e ben ventilato. L'achimene ha bisogno di un alto tasso di umidità ambiente e, se, possibile, di acqua piovana per le innaffiature.

Quando gli steli raggiungono i 20 cm di altezza e sino alla caduta dei fiori, somministrare ogni 10 giorni concime minerale solubile. Attenzione alle malattie: marciume del rizoma, si cura con Polvere Caffaro.



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Anemone Pulsatilla

Anemone
Piante erbacee perenni, rustiche. Fioriscono in primavera o in estate-autunno a seconda della specie. I fiori sono a forma di coppa, composti da sepali petaloidei, in numero variabile da 5 a 20, le foglie , di un verde più o meno scuro, sono generalmente palmato-lobate, a 3-5 lobi, profondamente incise, riunite in numero di 3 in verticilli.

Le specie che fioriscono in estate-autunno si piantano fra ottobre e marzo in ogni terreno fertile, ben drenato, in posizione semiombreggiata. Ogni anno dopo la fioritura, si tagliano i fusti al livello del terreno.
Le specie che fioriscono in primavera si coltivano in qualsiasi tipo di terreno, in pieno sole o ombra parziale.
Si piantano in settembre-ottobre o alla fine dell'inverno.

Per moltiplicare queste piante possiamo servirci della moltiplicazione per divisione. Mentre dobbiamo stare attenti ai parassiti animali come altiche o pulci di terra,  che scavano piccoli fori nelle foglie. Larve di lepidotteri in particolare delle nottue che rodono le foglie, le gemme fiorali, e i fusti delle piante più vecchie. Afidi e Lumache che danneggiano i rizomi e i giovani germogli.

Tra i parassiti vegetali che colpiscono la pianta abbiamo la ruggine che provoca malformazione delle foglie per cui si ispessiscono, con la comparsa di pustole gialle. Il virus del mosaico dell'arabis,e virosi del mosaico del cetriolo che determinano l'arresto della crescita delle piante e l'ingiallimento delle foglie.

Come si usa


L'utilizzazione dell'anemone pulsatilla come pianta medicinale va esclusa a livello familiare, dal momento che è indispensabile il diretto controllo del medico. Si tratta infatti di una pianta pericolosa allo stato fresco, che contiene due alcaloidi tossici, ma molto volatili. 

Una volta essiccata perde la sua tossicità, ma perde anche la maggior parte della sua efficacia medicinale, può tuttavia essere usata sottoforma di infuso (mezzo cucchiaio di pianta secca in una tazza di acqua bollente) contro le malattie degli occhi: da non usarsi mai durante la gravidanza. 

Per gli antichi omeopati rappresentava quasi una panacea, capace di guarire le malattie più svariate. 
Proprietà: l'anemone pulsatilla è sopratutto un sedativo molto efficace. In genere si usa l'estratto alcoolico per curare nevralgie, emicrania disturbi cardiaci, reumatismi, artrite e spasmi. 

Se si desidera usare la pianta essiccata, abbia l'avvertenza di essiccarla all'ombra e di conservarla poi in un recipiente metallico, al riparo dalla polvere e dall'umidità.

Attenzione: prima di assumere una droga chiedere il consiglio del medico. Evitare il fai da te.

 
 

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Le piante bulbose

Le piante bulbose oltre ad essere quelle fornite di bulbo, sono anche quelle fornite di tubero o rizoma, ossia di organo sotterraneo perenne diverso dalle radici vere e avente funzione di protezione e di riserva. Queste piante dopo la fioritura vanno in riposo e i bulbi possono venire estratti e serbati per la successiva piantagione, mentre i vasi verranno utilizzati per altre piante.

Quando i fiori appassiscono, recidere il gambo e smettere di annaffiare la pianta; quando anche le foglie sono del tutto secche, estrarre il bulbo. Ripulire i bulbi estratti, farli seccare e riporli ben distanziati l'uno dall'altro in luogo asciutto e buio, su sabbia, segatura o torba. Nella stagione adatta (autunno o primavera, secondo la fioritura della specie), piantare in terra nuova leggera, concimata con molto anticipo per non nuocere al bulbo, oppure non concimata e non fertilizzata (esiste il terriccio appropriato). I bulbi vanno interrati con la punta verso l'alto e a profondità diverse a seconda della specie.

 Diverse sono le piante bulbose, tra queste ne ricordiamo alcune:


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    Come si preparano i vasi




    Prima di mettere a dimora le piante, bisogna lavare i vasi con acqua e detersivo sia all'interno che all'esterno, risciacquando molto bene per eliminare possibili muffe, uova di insetti o parassiti.







    Coprire l'apertura (o le aperture) sul fondo con un coccio (per esempio un pezzetto di vaso rotto). Mettere uno strato di ghiaia di 2 dita per i vasi e 4 dita per le cassette che superano i 30 cm.







    Nelle cassette e nei vasi di maggiori dimensioni aggiungere alla ghiaia uno strato di sabbia, che servirà a regolare il deflusso dell'acqua e a mantenere la giusta umidità alle radici della pianta.







    Aggiungere un pò di terriccio soffice e ben concimato, composto da 1/3 di terra normale, 1/3 di torba e 1/3 di sabbia; più la giusta dose di un concime completo in polvere a base organica.







    Messa a dimora la pianta, premere con discreta forza attorno al fusto per far assestare le radici senza lasciare vuoti, che finirebbero per riempirsi d'acqua provocando processi di marciume.







    Annaffiare, attendere qualche ora e aggiungere altro terriccio fino ad arrivare a 2-3 cm dal bordo esterno del recipiente, Nello spazio vuoto l'acqua si potrà raccogliere senza tracimare.

    Vriesia splendens


    Considerata a torto una pianta grassa, è senz'altro errato trattarla come tale e annaffiarla con abbondanza solo dalla primavera all'estate, lasciandola quasi asciutta negli altri mesi. In realtà in inverno il terriccio deve essere sempre fresco anche non inzuppato, e durante i mesi più caldi è consigliabile versare un pò d'acqua al centro della rosetta di foglie, dove si forma una specie di scodellina.

    La concimazione si esegue da aprile a settembre, ogni 15 giorni. Alla caduta dell'infiorescenza tenere la pianta piuttosto asciutta per farla riposare; dopo una quindicina di giorni tutto tornerà come prima. Per favorire l'infiorescenza è consigliabile procedere, da aprile sino all'apparizione dei boccioli, a quindicinali  irrorazioni con stimolante ormonico.

     

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    Primula obconica (primula di Persia)


    Tra le specie d'appartamento a fioritura invernale  la primula è sicuramente una delle più appariscenti e di facile conservazione. Nel nostro clima viene coltivata come annuale, nel senso che dopo la grande fioritura, che si prolunga da dicembre a fine gennaio circa, la pianta può anche essere eliminata, in quanto ben difficilmente tornerà a rifiorire se non potrà essere riportata in serra e sottoposta a cure particolari.

    Per conservare il più a lungo possibile la fioritura, bisogna cercare di sistemarla in ambiente non troppo riscaldato, in buona luce, annaffiando ogni giorno moderatamente, in modo da mantenere il terriccio fresco ma non troppo inzuppato. Evitare invece di irrorare i fiori, per non sciuparli.

     

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    Billbergia

    Billbergia

    Erroneamente considerata una pianta grassa, la Billbergia è fra le piante d'appartamento più decorative, soprattutto per la bellezza dell'infiorescenza che presenta delicati toni di rosa, lilla, azzurro. Dopo la fioritura la billbergia accenna a deperire e poi muore, mentre al lato della pianta-madre appare un figlio, che l'anno successivo può fiorire.

    Affinchè ciò avvenga è necessario che il vaso goda di ottima luce, di costante calore (dai 18° ai 22°) e riceva ogni mese la giusta dose di nutrimento e annaffiature somministrate con ritmo costante ogni 3 giorni, senza eccedere, ma facendo in modo da inumidire tutto il pane di terra . Sono indispensabili le irrorazioni.

    Il genere comprende piante acauli sempreverdi, originarie dell'America Centrale e Meridionale, con rosette di lunghe foglie di solito rigide, spinose ai margini, strettamente inguainanti alla base, dove formano il caratteristico "vaso" della maggior parte delle Bromeliaceae e dove sorge l'infiorescenza, più lunga delle foglie e spesso pendula.

    Le infiorescenze hanno numerosi fiori, generalmente circondati da brattee vistose, spesso di tinta contrastante con quella dei fiori. 

    Coltivazione: queste piante richiedono terriccio composto di terra concimata fibrosa, terriccio di foglia e d'erica, torba e frammenti di carbone, drenaggio accuratissimo. 

    Innaffiature: frequenti d'estate e ridotte in inverno a seconda della temperatura ambiente. Massima luminosità, anche sole diretto nei mesi e nelle ore meno calde. 

    Temperature: minima  invernale circa 13°C. 

    Moltiplicazione: i polloni, emessi da tutte le specie in quantità , maggiore o minore, sono usati per la moltiplicazione, si distaccano in primavera, meglio se hanno già posto radici, e si mettono in piccoli vasi con torba e sabbia appena umide in ambiente molto caldo. 


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